Il crescente interesse per l’individuazione e l’adozione di tecnologie di generazione pulite e a basso impatto ambientale, ha spinto verso l’affermazione sempre più massiccia, delle cosiddette GFR (Generazione da Fonte Rinnovabile). All’interno di questo vasto range di sistemi di generazione è possibile annoverare diverse tecnologie come fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomasse, ecc…

In particolare, fotovoltaico ed eolico sono le tecnologie che si sono maggiormente diffuse nel corso degli ultimi anni, tanto che, in italia (2017), si conta una potenza installata di impianti fotovoltaici pari a circa 19 GW e di impianti eolici di circa 9 GW, a fronte di un dato iniziale (2008) di circa 500 MW e 3,5 GW rispettivamente per fotovoltaico e eolico.

Questo trend si prevede in crescita nel corso dei prossimi anni per via delle policy adottate a livello italiano ed europeo. Si pensi ad esempio, con riferimento al contesto italiano, alla SEN (Strategia Energetica Nazionale) che prevede, tra le altre:

1. l'obiettivo di ricoprire il 55% dei consumi elettrici tramite fonti rinnovabili al 2030;
2. Phase-Out del carbone per la produzione di energia elettrica al 2025;

A fronte di questi importanti benefici si registrano però una serie di problematiche e inefficienze di utilizzo di energia elettrica prodotta da tali impianti, soprattutto da fotovoltaico e eolico, a causa della loro aleatorietà, cioè l’impossibilità di programmare la loro produzione, tanto che vengono solitamente indicate con il termine di GFRNP (Generazione da Fonte Rinnovabile Non Programmabile). Entrando più nello specifico è possibile elencare, tra le altre, la seguente serie di problematiche di carattere generale:

1. Riduzione del Margine di Riserva;
2. Inversione dei flussi di potenza nella rete elettrica;
3. Rampe di Carico da soddisfare.